Federico Clapis

Human Arteries  2020 radice legno, tubi, acrilico 69 x 40 x 26 cm
Human Arteries

2020

radice legno, tubi, acrilico

69 x 40 x 26 cm

Digital Mask 2020  plastica, cavi elettrici, ferro 40 x 68 x 16 cm
Digital Mask

2020

plastica, cavi elettrici, ferro

40 x 68 x 16 cm

Self Portrait 2019 bombola gas, cemento 55 x 41 x 41 cm
Self Portrait

2019

bombola gas, cemento

55 x 41 x 41 cm

He is the Father of My Girlfriend 2018 plastica, resina 58x27x20 cm
He is the Father of My Girlfriend

2018

plastica, resina

58x27x20 cm

Gloria in terra  2019 Plastica, rersina 21x72x22 cm
Gloria in terra

2019

Plastica, rersina

21x72x22 cm

Violated 2019 monopattino in ferro arrugginito, metalli, acrilico 90 x 76 x 11 cm
Violated

2019

monopattino in ferro arrugginito, metalli, acrilico

90 x 76 x 11 cm

On this rock I will build my house 2018 cemento, palloncino, ferro 21x29x27 cm
On this rock I will build my house

2018

cemento, palloncino, ferro

21x29x27 cm

Escape Projection 2019 proiettore, rete metallica, corda  32 x 18 x 42 cm
Escape Projection

2019

proiettore, rete metallica, corda

32 x 18 x 42 cm

Taboo  2019 polimeri elastici  50 x 130 x 50 cm  (installation view)
Taboo

2019

polimeri elastici

50 x 130 x 50 cm

(installation view)

Incarnation 2018 ferro, resina 70x90 cm
Incarnation

2018

ferro, resina

70x90 cm

Reincarnation 2019 materiali misti 34 x 26 x 24 cm
Reincarnation

2019

materiali misti

34 x 26 x 24 cm

Health First 2020 tecnica mista  83 x 126 x 50 cm
Health First

2020

tecnica mista

83 x 126 x 50 cm

Anthony 2020 tecnica mista  35 x 15 x 15 cm
Anthony

2020

tecnica mista

35 x 15 x 15 cm

Without us 2020 tecnica mista  50 x 40 x 40 cm
Without us

2020

tecnica mista

50 x 40 x 40 cm

Tankfish 2019 fibra di vetro e gps marino 60 x 30 x 16 cm
Tankfish

2019

fibra di vetro e gps marino

60 x 30 x 16 cm

Tankfish  (dettaglio)
Tankfish

(dettaglio)

Tankfish  (installation view)
Tankfish

(installation view)

Biografia

Federico Clapis (nato a Milano il 4 aprile 1987) è un artista contemporaneo italiano.

Inizia la sua carriera in una maniera del tutto unica, aprendo nuovi itinerari e orizzonti nel mondo dell’arte. Per anni, Clapis lavora “sotto copertura” producendo video virali sui social network e accumulando milioni di seguaci e visualizzazioni. Nel 2015, nel momento di sua più grande popolarità, decide di ritirarsi dal mondo dell’intrattenimento e converte la sua presenza online in uno strumento di disseminazione dei suoi progetti artistici fino a quel momento tenuti nascosti.

ARTIST STATEMENT

Nel 2010 inizia in un lungo viaggio interiore volto ad esplorare le più intime condizioni dell’animo umano, vive in un ashram in India e continua la sua ricerca in Occidente attraverso diversi percorsi esistenziali. Clapis si relaziona con il proprio processo artistico come materializzazione del proprio percorso, medium di introspezione da condividere con i suoi seguaci. La tecnologia, tema ricorrente nei suoi lavori più conosciuti, diviene metafora contemporanea per esplorare i nostri stati emotivi senza tempo. L’artista invita quotidianamente il suo pubblico online a scrivere e condividere sui social network quanto ogni opera susciti in loro, considerando l’atto collettivo di esternazione come parte integrante dell’intenzione artistica. Sculture, installazioni e video arte diventano così veicolo di una avventura più profonda, alla scoperta di una interiorità condivisa tra artista e osservatore.

Mostre

MOSTRE E PREMI

2019 

Shades of Black, Storpunkt, Monaco 

Umano & Disumano, curated by Maria Luisa Trevisan, Art Factory, Venezia 

2018

Crypto Connection, Observation Point Square, Londra 

2017

City of God, WordSaveWord, Rio de Janeiro 

2015 

Nati in cattività, Fondazione Maimeri, Milano 

Vincitore del Pitagora Art Prize, Pitagora Museum, Crotone

Vernon Gallery, Monaco 


STAMPA

Al Jazeera France, Settembre 2019; Corriere della Sera, Agosto 2019; Juliet, Maggio 2019; Forbes, Giugno 2018; The Times, Giugno 2018; Velvet Dubai, Giugno 2018; Il Giornale, Febbraio 2018; Artslife, Agosto 2015; La Provincia, Ottobre 2015.













Federico Clapis