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Di francese ha scelto il nome d’arte ma Alan Borguet è un talento tutto italiano, classe '88 che si esprime con la piena consapevolezza di essere un medium attraverso il quale la forza creativa esterna trova una sua dimensione.
La sua prima sperimentazione è stata nell’ambito della Street Art per passare poi ai lavori su carta e tela seguendo il flusso ispirato dall’arte segnica di Carla Accardi e dai monocromi di Alighiero Boetti.
La creatività di Alan suona musiche diverse, tutte accomunate da un flusso che si trasforma in un linguaggio intimo conosciuto solo dall’artista e poi svelato al collezionista, oppure un linguaggio istintivo privo di razionalità ma carico di energia.
Alan attinge anche al mondo dell’arte povera utilizzando materiali come il cemento ed il ferro e da questa ispirazione nasce la serie Fluxo. Con le sue opere l’artista contesta alle città il mancato rispetto per la natura e nelle sue creazioni fa in modo che il verde si riappropri in modo naturale dei suoi spazi.
Alan Borguet non è solo un bravo artista, è un individuo che si mette costantemente in discussione ed in ascolto comunicando il suo stato d’animo al pubblico attraverso le sue creazioni.
I suoi ultimi lavori Imprimere l'inconscio e gestione delle tre menti parlano di intangibilità, le scelte quotidiane possono essere razionali o non razionali ma esiste una forza superiore incontrollabile che Alan immagina come delle perfette sfere dorate.
Alan è un ragazzo semplice, dove per semplicità intendo nessuna corazza artificiale e tanta voglia di verità.
Ci auguriamo di incontrarlo presto nel suo studio con le visite di GAIA ART CLUB!
Gaia Bianchi