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MIA FAIR 2023
BEYOND PHOTOGRAPHY DIALOGUE
In filosofia l’identità è qualsiasi cosa che rende un’entità definibile e riconoscibile, perché possiede un insieme di qualità o di caratteristiche che la distingue da altre entità. In altri termini, identità è ciò che rende due cose la stessa cosa oppure ciò che le rende differenti. Differenti ma allineate in termini di sensibilità e visione sono le artiste presentate a MiaFair nella sezione BEYOND PHOTOGRAPHY DIALOGUE curata da Domenico de Chirico: Alissa Marchenko e Angelica D’Alisera.
Alissa Marchenko nasce nel 1989 a Kiev, Ucraina.
Attualmente vive e lavora a Milano.
Nella mia arte indago la relazione tra il mio mondo interiore e lo spazio esterno, nonché il mio corpo come mediatore tra di essi.
Studio il modo in cui la memoria emotiva dell'esperienza nello spazio e nel tempo influisce sulla coscienza e costruisce la personalità.
Tendo a creare la metafora dei sentimenti e a condividere con lo spettatore emozioni luminose e pure.
Come mezzo di comunicazione utilizzo materiali trasparenti o organici e creo forme strutturali ispirate ai modelli naturali.
Interagendo con i miei oggetti creo installazioni performative. Ogni progetto è un complesso di pezzi interdisciplinari che si corrispondono l'un l'altro per esprimere una riflessione particolare.
Angelica D'Alisera, nata nel 1999, è un'artista multidisciplinare italiana che risiede a Roma, ma ha vissuto anche a Parigi, New York e Londra. Il suo lavoro tocca il tema dell'identità, che comprende la solitudine e l'isolamento, la sessualità e il genere, oltre al concetto universale di tempo.
Il rapporto tra corpo, spazio e tempo è un elemento ricorrente nelle sue opere, che spesso esplorano sentimenti di disagio e insoddisfazione, per sottolineare il nostro incessante viaggio alla scoperta dello scopo della nostra esistenza come esseri umani. Queste nozioni vengono manifestate da Angelica attraverso l'uso di diverse modalità espressive, come la fotografia, il video-making, le belle arti e il graphic design.
L'artista ritiene che l'arte sia onnipresente e onnicomprensiva e che debba spingere le persone verso l'accettazione di sé; verso un mondo che non veda la gentilezza come una debolezza, un mondo privo di giudizi errati e alla costante ricerca di conferme esterne, un mondo che veda il coraggio della vulnerabilità, che non tema la solitudine o l'isolamento; un mondo che si ostini a lottare e a lavorare per creare un sé migliore.
BEYOND PHOTOGRAPHY DIALOGUE
In filosofia l’identità è qualsiasi cosa che rende un’entità definibile e riconoscibile, perché possiede un insieme di qualità o di caratteristiche che la distingue da altre entità. In altri termini, identità è ciò che rende due cose la stessa cosa oppure ciò che le rende differenti. Differenti ma allineate in termini di sensibilità e visione sono le artiste presentate a MiaFair nella sezione BEYOND PHOTOGRAPHY DIALOGUE curata da Domenico de Chirico: Alissa Marchenko e Angelica D’Alisera.
Alissa Marchenko nasce nel 1989 a Kiev, Ucraina.
Attualmente vive e lavora a Milano.
Nella mia arte indago la relazione tra il mio mondo interiore e lo spazio esterno, nonché il mio corpo come mediatore tra di essi.
Studio il modo in cui la memoria emotiva dell'esperienza nello spazio e nel tempo influisce sulla coscienza e costruisce la personalità.
Tendo a creare la metafora dei sentimenti e a condividere con lo spettatore emozioni luminose e pure.
Come mezzo di comunicazione utilizzo materiali trasparenti o organici e creo forme strutturali ispirate ai modelli naturali.
Interagendo con i miei oggetti creo installazioni performative. Ogni progetto è un complesso di pezzi interdisciplinari che si corrispondono l'un l'altro per esprimere una riflessione particolare.
Angelica D'Alisera, nata nel 1999, è un'artista multidisciplinare italiana che risiede a Roma, ma ha vissuto anche a Parigi, New York e Londra. Il suo lavoro tocca il tema dell'identità, che comprende la solitudine e l'isolamento, la sessualità e il genere, oltre al concetto universale di tempo.
Il rapporto tra corpo, spazio e tempo è un elemento ricorrente nelle sue opere, che spesso esplorano sentimenti di disagio e insoddisfazione, per sottolineare il nostro incessante viaggio alla scoperta dello scopo della nostra esistenza come esseri umani. Queste nozioni vengono manifestate da Angelica attraverso l'uso di diverse modalità espressive, come la fotografia, il video-making, le belle arti e il graphic design.
L'artista ritiene che l'arte sia onnipresente e onnicomprensiva e che debba spingere le persone verso l'accettazione di sé; verso un mondo che non veda la gentilezza come una debolezza, un mondo privo di giudizi errati e alla costante ricerca di conferme esterne, un mondo che veda il coraggio della vulnerabilità, che non tema la solitudine o l'isolamento; un mondo che si ostini a lottare e a lavorare per creare un sé migliore.